La procedura chirurgica per l’inserimento di impianti pterigoidei inizia con un’anestesia locale per rendere il paziente confortevole durante l’intervento. Il chirurgo orale crea una piccola incisione nella gengiva per accedere alla regione pterigoidea e quindi prepara un piccolo foro nell’osso per inserire l’impianto. Una volta che l’impianto è stato inserito, il chirurgo orale richiude l’incisione con suture e lascia all’impianto il tempo di guarire e integrarsi con l’osso circostante.

Durante il periodo di guarigione, che può variare da paziente a paziente, è importante seguire le istruzioni del proprio dentista riguardo all’igiene orale, alla dieta e all’uso di farmaci per controllare il dolore e l’infiammazione. Dopo il periodo di guarigione, il chirurgo orale posizionerà una protesi provvisoria.

La protesi definitiva verrà posizionata una volta che l’impianto si sarà ben integrato con l’osso e verranno effettuati controlli periodici per verificare il corretto funzionamento dell’impianto.

L’implantologia pterigoidea presenta diversi vantaggi rispetto ad altri trattamenti per la sostituzione dei denti mancanti nella regione posteriore della mascella superiore:

Maggiore stabilità: gli impianti pterigoidei forniscono una maggiore stabilità rispetto ai ponti o alle protesi mobili, poiché sono fissi e non possono essere rimossi dal paziente.

Migliore funzionalità: gli impianti pterigoidei permettono di masticare e parlare in modo più naturale rispetto alle protesi mobili, poiché sono fissi e non possono essere rimossi dal paziente.

Migliore estetica: gli impianti pterigoidei possono essere utilizzati per sostituire uno o più denti mancanti nella regione posteriore della mascella inferiore, migliorando l’aspetto estetico del sorriso.

Maggiore durata nel tempo: gli impianti dentali hanno una maggiore durata nel tempo rispetto ai ponti o alle protesi mobili, se vengono curati e mantenuti in modo adeguato.

Maggiore precisione chirurgica: gli impianti pterigoidei, essendo inseriti nella regione pterigoidea, presentano una maggiore precisione chirurgica rispetto agli impianti tradizionali, poiché la regione pterigoidea è spesso più densa rispetto all’osso mascellare.

È importante notare che questa tecnologia potrebbe non essere adatta per tutti i pazienti, in quanto dipende dalla quantità di osso disponibile e dalle condizioni generali di salute del paziente, per questo è importante discutere con il proprio dentista o chirurgo orale se questo tipo di trattamento è adatto al proprio caso specifico.

L’implantologia pterigoidea può essere utilizzata in diversi casi, tra cui:

Pazienti con scarso volume osseo nella regione posteriore del mascellare superiore: gli impianti pterigoidei possono essere utilizzati in pazienti con scarso volume osseo nella regione posteriore della mascella superiore, poiché permettono di utilizzare l’osso pterigoideo, che è spesso più denso rispetto all’osso mascellare.

Pazienti con poco spazio tra la mandibola e la mascella: gli impianti pterigoidei possono essere utilizzati in pazienti con poco spazio tra la mandibola e la mascella, poiché permettono di utilizzare l’osso pterigoideo, che si trova posteriormente rispetto alla mandibola.

Pazienti con bisogno di sostituire uno o più denti nella regione posteriore della mascella superiore: gli impianti pterigoidei possono essere utilizzati per sostituire uno o più denti mancanti nella regione posteriore della mascella superiore.

Gli impianti dentali pterigoidei possono durare per molti anni, a condizione che vengano curati adeguatamente e che il paziente segua le raccomandazioni del proprio dentista o chirurgo orale per la pulizia e la manutenzione.

In generale, gli impianti dentali possono durare fino a 10-15 anni o più, con una percentuale di successo superiore al 95%. Tuttavia, la durata degli impianti dipende da diversi fattori, tra cui la qualità dell’osso, la qualità dell’impianto, la qualità del lavoro odontoiatrico, l’igiene orale del paziente e il controllo regolare con il dentista.

E’ importante seguire una buona igiene orale e controlli regolari dal dentista per assicurare che gli impianti siano in buone condizioni e per prevenire eventuali problemi. In caso di problemi o complicazioni, è importante rivolgersi al proprio dentista o chirurgo orale il prima possibile per evitare ulteriori danni.

Pazienti che non vogliono o non possono utilizzare un ponte o una protesi mobile: gli impianti pterigoidei possono essere utilizzati come alternativa ai ponti o alle protesi mobili, poiché forniscono una maggiore stabilità e funzionalità.

E’ importante notare che non tutti i pazienti sono candidati per questo tipo di intervento, perché dipende dalle condizioni di salute generale del paziente e dalla quantità di osso disponibile nella zona interessata. E’ importante discutere con il proprio dentista o chirurgo orale per valutare se questo tipo di trattamento è adatto al proprio caso specifico.

La procedura per mettere gli impianti dentali pterigoidei è simile a quella per gli impianti dentali tradizionali, ma comporta alcune fasi aggiuntive per accedere all’osso pterigoideo. Di seguito è riportata una descrizione generale della procedura:

1. Valutazione e pianificazione: il dentista o il chirurgo orale esaminerà la bocca del paziente e utilizzerà immagini radiografiche per valutare la quantità e la qualità dell’osso pterigoideo disponibile. In base a queste valutazioni, verrà pianificato il numero e la posizione degli impianti.
2. Anestesia: il paziente verrà anestetizzato per ridurre il dolore durante l’intervento.
3. Accesso all’osso pterigoideo: il chirurgo orale aprirà una piccola incisione nella mucosa orale per accedere all’osso pterigoideo.
4. Posizionamento dell’impianto: il chirurgo orale utilizzerà un trapano per creare un foro nell’osso pterigoideo e inserirà l’impianto nella posizione pianificata.
5. Tempo di guarigione: l’osso intorno all’impianto si guarirà e si fonderà con l’impianto, creando un ancoraggio stabile per la protesi dentale. Questo processo può richiedere da pochi mesi a diverse settimane.
6. Posizionamento della protesi: una volta che l’osso intorno all’impianto si è sufficientemente guarito, il dentista o il chirurgo orale posizionerà la protesi dentale sull’impianto.

E’ importante notare che la procedura può variare a seconda del numero di impianti necessari e delle condizioni specifiche del paziente. E’ importante discutere con il proprio dentista o chirurgo orale per capire come sarà esattamente la procedura per il proprio caso.